Description
Ingredienti
Carne di suino, sale, destrosio, saccarosio, spezie, piante aromatiche. Antiossidanti: E301. Conservanti: E250, E252.
Indicazioni
Se sfuso: Conservare in luogo fresco e asciutto. Se sottovuoto: Conservare in frigo a 0°/6° C. Non forare la confezione. In caso di perdita del vuoto togliere dalla confezione e consumare entro la data indicata sul prodotto. Se in atmosfera protettiva: Conservare in frigo a 0°/6° C. Non forare la confezione. In caso di apertura togliere dalla confezione e consumare entro la data indicata sul prodotto.
Avvertenze
Il segreto di un buon insaccato Il nome potrebbe derivare dal verbo latino supprimere, inteso come compattare. La vera arte per la buona riuscita dei salami è infatti quella di insaccare senza lasciare vuoti. Una volta lo si faceva a mano, oggi lo si fa con macchinari che lavorano sottovuoto, garantendo un’insaccatura uniforme. Carne e grasso si macinano assieme e questo, grazie alla discreta percentuale di grasso (fino al 40 per cento) unita al grosso calibro, permette una buona morbidezza del salame anche se ben stagionato. Fino alla stagionatura giusta L’impasto viene insaccato nel budello di vitello o del bovino adulto. La legatura è a mano, i salumi vengono fatti asciugare una settimana ed infine passano alla stagionatura. C’è chi la ama fresca e chi stagionata. Occorrono circa sei mesi per le pezzature di un chilo e mezzo, almeno nove per quelle da tre chili, ma la stagionatura della sòpressa veneta può arrivare a 2 anni. Le corde lente indicano che il salame si è ristretto maturando, mentre la muffetta che appare sulla pelle dovrebbe essere grigio chiara o grigio marroncino: denota che la soprèssa è stata protetta dalla luce e ha sviluppato i microorganismi giusti della stagionatura. Come riconoscere la Soprèssa veneta Al taglio il colore della fetta è rosa scuro, senza divisioni nette tra carne e grasso. Le fette andrebbero tagliate almeno mezzo centimetro, altrimenti si rompono. Per gustarla al meglio Oltre alla diversa stagionatura, esistono due varianti del salume: la Soprèssa veneta con l’ossocollo (coppa) e quella col filetto. In questo caso la pasta del salume avvolge il pezzo intero del muscolo, che viene salato e aromatizzato prima di essere insaccato. Oltre a gustarla sul pane, la soprèssa per tradizione è saltata in padella con una spruzzata di aceto e accompagnata con polenta; è più adatta a questo tipo di ricetta se poco stagionata.
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